L’Oltrepò Pavese

Oltrepò Pavese

Il nome Oltrepò Pavese si riferisce alla posizione della regione dall’altra parte del Po, che domina la grande pianura tra le Alpi e l’Appennino Setten- trionale d’Italia. A nord del fiume Po si trova la piccola città storica di Pavia, e un po’ più a nord c’è Milano.

Il territorio dell’Oltrepò Pavese è caratterizzato da spettacolari panorami, tortuose strade tra i vigneti, castelli, borghi medievali e monasteri. In queste terre si trovano piccoli tesori, borghi come Zavattarello classificati come uno dei più belli d’Italia, Varzi e le sue specialità gastronomiche e i borghi di Broni e Stradella, culla del vino pavese dove furono costruite le prime cantine.

Una provincia a forma di grappolo d’uva si trova esattamente a metà strada tra il Polo Nord e l’E- quatore, cioè sul 45o parallelo.
Le prime viti furono piantate durante l’Impero Romano, nel 40 a.C., mentre attraversava l’Ol- trepò con una legione romana, Strabone notò
che questa regione era piena di “buon vino, gente cordiale e botti di legno molto grandi”, ma la pri- ma menzione scritta della viticoltura in Oltrepò Pavese è il “Codice Etrusco” dell’850 d.C.

I terreni dell’Oltrepò Pavese sono composti da diverse tipologie di suoli, le più rappresentative e frequenti sono due: le “Terra Rossa” antiche rocce ricche di ferro e argill dove i vigneti a bacca rossa conferiscono ai vini longevità, complessità e li rendono adatti alla maturazione in legno. Nelle zone bianche, ivece, a Sud di qelle rosse, i terreni sono ricchi di venature calcaree e gessose, i vigneti a bacca bianca e il Pinot Nero per lo spumante, esprimono aromi fini, delicati e freschi che matu- rati sui lieviti del Metodo Classico, donano ai vini caratteristiche importanti e di lunga profondità.

È la Terza Denominazione per ettaro italiano per Produzione e la prima area Nazionale per Quanto Riguarda la Produzione del Pinot Nero e del Riesling.

Il Metodo Classico è un altro Fiore all’occhiello della nostra zona.

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